La Ven. Rosa Maria di S. Antonio: un'amica ritrovata






La Ven. Serio, figlia spirituale di S. Maria Maddalena 
de' Pazzi di Firenze



Testo integrale dell'articolo
a cura del "Gruppo Amici di Rosa Maria"

La Venerabile Rosa Maria di S. Antonio: un’amica ritrovata

A Ostuni, il 6 Agosto 1674, nasceva la Venerabile Rosa Maria di S. Antonio, (Romana Serio), carmelitana nel monastero di Fasano (Br).

Del convento San Giuseppe, in Fasano, rimane ben poco di quello che viene erroneamente definito Portici delle Teresiane. Anche la superstite chiesa conventuale, officiata dalla Confraternita del Rosario, oltre ad aver perso l’originale titolo, ha dimenticato la luminosa presenza della Ven. Rosa Maria, pianticella del giardino del Carmelo in Puglia e mistica concreta. Fu grazie al suo impulso che il Conservatorio delle Terziarie, in cui era entrata a sedici anni con due sorelle, adottò le Costituzioni del Carmelo S. Maria degli Angeli di Firenze. A lei fu affidata la prima formazione delle novizie e delle educande, esercitando una leadership spirituale sull’intera comunità, in seguito fu economa e priora. Sincera discepola di Maddalena de’ Pazzi e Teresa d’Avila, sempre attenta ai bisogni anche materiali della sua gente, Rosa Maria visse la sua esperienza spirituale sempre in seno alla Chiesa: invocando il dono dello Spirito Santo: “Piovete, Signore, piovete sopra tutte queste anime, fuoco d’amore”.

Sovente la Madre, dalle “dolci e amabili maniere”, volendo rallegrare le Sorelle, nelle ricreazioni imbracciava la chitarra e intonava laudi religiose nelle feste Liturgiche. In varie occasioni, ricevette visibilmente l’effusione dello Spirito Santo. Alla sua morte, il vicario generale di Fasano, le Carmelitane, e il postulatore dell’Ordine, p. Serafino Potenza, insieme ai vescovi pugliesi, chiesero l'introduzione della causa di canonizzazione, che la portò a essere dichiarata Venerabile da Benedetto XIV, nel 1741.

La sua Vita, scritta dal gesuita Gentili, sin dalla prima edizione del 1738, ebbe un discreto successo, con traduzioni in spagnolo, polacco, arabo, portoghese e tedesco. Nella chiesa del monastero iniziarono ad arrivare pellegrini sulla sua tomba da cui esalava un fragrante profumo. Ma la causa di beatificazione venne a trovarsi inquinata da problemi, da parte di famiglie di monache, monacate a forza, che poco gradivano lo stile austero custodito dalle sorelle della venerabile, arrivando a coinvolgere personaggi del clero. La situazione venne tanto a esasperarsi che, per gettare discredito sulle sorelle Serio e il loro operato, venne calunniata la santità della Madre Rosa Maria. La verità ne uscì distorta e s’inaridirono i frutti spirituali che la sua testimonianza di fede iniziava a portare. A noi, oggi, preme recuperare la memoria di una nostra eminente conterranea e sorella nella fede che ha inciso sulla storia di questa terra, per darle il posto che le spetta nella verità del presente, riconsegnandola all’affetto dei suoi concittadini e di tutti i pugliesi, anche sorretti dalla speranza che una causa solo sospesa si può ben sempre riavviare.

“Stelle sono i Santi, che Cristo mette sotto il sigillo della sua provvidenza, affinchè non siano perennemente visibili, ma siano sempre pronti per il tempo stabilito da Dio. E quando udranno con l’orecchio del cuore la voce di Colui che tutto dispone, escano dal segreto della contemplazione per compiere ciò a cui sono deputati” (S. Antonio da Padova).






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